domenica 30 settembre 2012

ORAZIO FLACCO SETTECENTINA DI PREGIO

Un buongiorno dalla Biblioteca di Celso. Si comincia con un dorso pergamenato, con titolo scritto in caratteri semi-gotici. Il colore è stupefacente, un caramello scuro, con grinze e micro piegature del pergamenaceo. Il titolo riportato sinteticamente HORATII JUVENCI...Settecentina. A dopo per l'approfondimento.

mercoledì 19 settembre 2012

IL NUMA POMPILIO del FLEURY.

Carissimi, spero presto di potervi mostrare e commentare le immagini del volume edito nel 1801, e facente parte della mia collezione, riguardante la storia di NUMA POMPILIO SECONDO RE DI ROMA, scritta dal Fleury. Restate in linea dunque.Saluto tutti voi.

venerdì 14 settembre 2012

LA FILOSOFIA DEL DECLINO

Il declino è il punto piu' alto che un essere umano, la storia, l'arte, una città, una civiltà, possano mai raggiungere. La filosofia del declino è complessa, ma tremendamente semplice. Nella fine si racchiude il tutto, una vita, una morale, una strada e le sue tappe. Dove brilla il declino, le ombre della sua immagine fanno da riparo ad un'intera storia...Che questa sia di un uomo, o di un'intera comunità, il suo fascino ci stravolge e ci attrae, è nelle rovine, che si scoprono gli splendori...

martedì 4 settembre 2012

LE PORTE DORATE

Amici carissimi, quando oltrepasso le auree porte della Biblioteca, riesco ad abbandonare la frenesia mortale di questo mondo. Il profumo che emanano i volumi antichi, invade lo spirito della persona, e ferma tutto il tempo, si entra nello spazio a-temporale del sacro non tempo. Chissà, se passeggiando il fato, che in certe circostanze è davvero un mestro della vita, porterà la mia mano a cogliere qualche perla che riposa silente, nel suo stare immobile, sullo scaffale. Classici, scienze, filosofia, esoterismo,storia, quale ramo, quale branca avrà spazio nei prossimi giorni...Non so dire. Ma è questo è il segreto, l'andare, la strada, l'incerto, il velato. Se tutto fosse illuminato, non vi sarebbe il piacere della notte.

mercoledì 29 agosto 2012

ORAZIO FLACCO OPERE

"Pulvis et umbra sumus.." . Chi ben comincia è a metà dell'opera si dice, ebbene, introducendo un verso di Orazio come premessa per questo post, sono già partito bene, se mi viene permesso. Carissimi frequentatori della Biblioteca, avrete dunque capito che il protagonista di questo nuovo post è il grande poeta latino, Orazio Flacco, che ho diciamo, disturbato, mentre sonnecchiava su uno dei miei scaffali immersi nell'ombra, ma luce fu, e dunque i riflettori si accendono su questo Poeta della Roma Imperiale. Il volume che contiene le sue Opere, è datato 1772, tradotto dal Dottor Francesco Borgianelli  da monte lupone. Stampato presso Antonio Bortoli, in Venezia. Ho solo scattato una foto del frontespizio, ma sono in corso le altre, per cogliere e porgervi altre immagini da contemplare. Credo anche, che farò qualche intervento minimo di restauro, anche se amo troppo i segni dei secoli sui volumi....Godetevi la prima foto, domani andremo insieme dentro il volume.

domenica 26 agosto 2012

TRATTATO SPIRITUALE CRISTIANO VOLUME ANTICO GALLIFFET ECCELLENZE E PREGI DEL SACRO CUORE


Amatissimi frequentatori della Biblioteca di Celso, ebbene, con un diluvio alle porte, sacro pomeriggio e benedizione finalmente, posso mettere sul tavolo virtuale, davanti ai vostri occhi, questo bel tomo del 1700, del Galliffet: ECCELLENZA E PREGI DELLA DIVOZIONE DEL CUOR ADORABILE DI GESU' CRISTO: OPERA DEL PADRE GIUSEPPE DE GALLIFFET, DELLA COMPAGNIA DI GESU' TRADOTTA DAL FRANCESE. IN VENEZIA MDCCXLV. Appresso Francesco Pitteri, con licenza dei superiori e privilegio. Ho condotto alcune indagini a riguardo di questo Galliffet, e qualche ombra si è addensata su di lui, credo per alucune altre opere composte, che gli valsero l'ingresso nell'indice proibito. Riporto ora qui, se mi è possbile, dei frammenti a riguardo:L’opera del Croiset, forse per la sua novità e anche per carattere troppo ardente dell’autore, nell’edizione del 1694 fu iscritta nell’Indice dei libri proibiti con decreto dell’11 marzo 1704; le ragioni di questo provvedimento, tuttavia, non furono chiare nemmeno a padre J. de Gallifet, a quel tempo assistente dei Gesuiti di Francia a Roma; sembra si concentrassero soprattutto sulla necessità di una traduzione latina del testo. Esso venne ritirato dall’Indice solo il 29 agosto 1887 grazie alle pressioni di mons. J. Stadler, arcivescovo di Serajevo che ne curò una traduzione in croato. Tuttavia moltissime edizioni e traduzione dell’opera del Croiset, si succedettero nel corso del XVIII secolo, magari modificando soltanto alcuni dettagli. Ora, non sappiamo bene quanto il Galliffet possa essere coinvolto in una denuncia ecclesiastica a riguardo di alcune pubblicazioni sul Sacro Cuore di Cristo,ma a quanto pare, qualcosa o qualcuno lo trasse dentro tale vortie di controlli e sospetti, anche se in fondo, non traspare nulla chiaramente.Ma ricercando ancora ho trovato questa notizia, che conferma i dubbi a riguardo dei sospetti della Curia Romana;



  La sua opera principale è  De Cultu Sacrosancti Dei ac Cordis Jesu Christi Domini Nostri, che è stato pubblicato nel 1726, non senza grandi difficoltà, perché la censura ha ritenuto che "la Chiesa non approva nuovo forme di culto. " La sua richiesta per l'istituzione di una festa universale del Sacro Cuore. Ergo, il volume in questione ha dovuto attraversare diversi filtri recensionitici, prima di approdare alla forma e contenuto finali? La ricerca continua, sempre con cura e attenzione. Il volume si presenta in ottime condizioni, nel finale vi è anche la nota dei Riformatori che sottolineano la compatibilità con la stampa, non avendo nulla trovato di contrario alla Chiesa. Ildocumento è datato 9 Novembre 1736. Le immagini sono tutte per voi, contento e soddsfatto di questa bella chiacchierata pomeridiana...Vi aspetto numerosi.

sabato 25 agosto 2012

IL SACRO CUORE DI GESU' DI GALIFFET TOMO DEL 1700.

Carissimi...Nel pomeriggio, tempo libero permettendo, potro' postare e approfondire un altro volume della Biblioteca di Celso. Non voglio pero' anticiparvi nulla, ma vi lascio appunto solo il titolo del post. Restate in linea dunque.

giovedì 23 agosto 2012

IL RISVEGLIO.

Amici, di ritorno dalla natura icontaminata dei miei luoghi preferiti, il risveglio è in atto, ma diverso e molto fruttuoso. Lentamente si torna a vivere secondo i civili canoni fisiologici, che sinceramente, poco amo, e molto discosto. Ma bisogna combattere, per assaporare la vittoria su questo mondo frenetico. La lotta è la maturazione futura del risveglio più puro. Se vi dicessi che ho respirato tramonti? Qualcuno di voi potrebbe anche non captare nulla di normale. Se vi dicessi che ho vagato contemporaneamente per deserte vette, e fitti boschi? Spiato i lupi nell'ombra, guardato aquile fiere sparire nel sole, attraversato fiumi gelidi e trasparenti? Si...tutto questo è il risveglio, e la corazza che porto con me, addosso, come una pelle. Trasmutazione dello spirito, in dormiente a sveglio. Ma in città tutto è paradosso, e sembra al contrario, che per la vita, non ci sia posto, per la vera vita. Allora, quando tutto questo si porge davanti al Risveglio, la mia Biblioteca diventa uno scrigno prezioso, una terra sacra, luogo lontano dal mondo, con le sue porte segrete,e corridoi sconosciuti. Ecco...già in questa calma sento il rumore dell'antico, le cose non sono, il non è, è presente in gran quantità. torneranno le mie mani a cogliere questi fiori di carta e pergamena, sempre con l'anima intenta al risveglio. Allora, non resta che aspettare,e qualche frutto di nuovo, potra essere da voi assporato.

mercoledì 22 agosto 2012

IL RITORNO DEL BLIBLIOTECARIO.

Ritorno dalle vette selvagge e immacolate della mia terra, dove la sera abbellisce di diademi lucenti le cime selvose,e i temporali minacciano i paeselli arroccati. Posseggo nuove energie da consumare, nuovi occhi per vedere la bellezza nascosta.Il vostro Bibliotecario è tornato.

sabato 18 agosto 2012

CONFERENZE ECCLESIASTICHE 1788 LIBRO ANTICO

Prima di spiccare il volo verso le fredde dei miei appenini, è doveroso lasciarvi qualcosa su cui poggiare gli occhi, e far riflettere la mente. Nieente di meditativo, nessun trattato ascetico, ma bensì, un'opera Ecclesiastica, più che teologica, più Storica, che dissertativa, un'Apologia? Non direi. Ho solo letto in parte questo libro, non ho avuto il modo in toto di analizzarlo, ma con piacere cercherò di descrivervi il suo Umus, il suo perchè. Dal frontespizio riporto: CONFERENZE ECCLESIASTICHE OVERO: Dissertazioni sugli autori, i consigli e la disciplina de' primi secoli della Chiesa. Opera dello Abate Signor GIACOMO GIUSEPPE DUGUET tradotta dal francese e dedicata all'illustrissimo e reverendissimo Monsignor
DOMENICO DE JORIO Vescovo di Samaria, canonico della Metropolitana chiesa di Napoli, consigliere ecclesiastico del Supremo tribunale Misto. TOMO I NAPOLI MDCCLXXXVIII, Stampato presso, GIUSEPPE DI BISOGNO a spese di Getano Fico. Vi sono dunque molti personaggi che girano intorno a questa edizione. Il primo è l'autore, Giacomo Giuseppe Dougue, 


Jacques Joseph Duguet était entré en 1667 dans la congrégation de l'Oratoire . Jacques Joseph Duguet iscritta nel 1667 nella Congregazione dell'Oratorio .Ordinato sacerdote nel 1677 , fu primo professore di teologia nel seminario di Saint-Magloire.
Il se rendit alors clandestinement à Bruxelles près d' Antoine Arnauld et de Pasquier Quesnel . Poi andò in metropolitana a Bruxelles vicino Antoine Arnauld e Pasquier Quesnel . En 1690 , revenu à la vie publique, il prend ses distances avec les jansénistes les plus extrêmes. Nel 1690 , tornato alla vita pubblica, ha preso le distanze dai giansenisti più estreme. À partir de 1712 , il écrit sur la question de la conversion des juifs au christianisme, qui serait le signe prophétique de la rédemption prochaine de l'Église. Dal 1712 , ha scritto sulla questione della conversione degli ebrei al cristianesimo, che sarebbe un segno profetico della redenzione successiva della Chiesa. C'est un thème que l'on retrouvera chez les figuristes des XVIII e et XIX e siècles. Questo è un tema che troviamo in figuristes dei secoli XVIII e XIX.
Portrait de Jacques Joseph Duguet
Retiré en Savoie , il y écrivit une Institution d'un prince , traité politique à l'intention du duc héritier, qui ne fut publié qu'après sa mort, en 1739 . Rimosso Savoia ci ha scritto un 'istituzione di un trattato principe, erede politico per il duca, che è stato pubblicato dopo la sua morte, avvenuta nel 1739 . Il tomo dunque consta di parti separate, che vengono classificate come, dissertazioni. Ve ne sono VI, in questo primo volume. Il tomo ha conservato un aspetto discreto, aggiungerei più che discreto.La copertina non presenta segni gravi, l'impaginato è ben tenuto, privo di disgregazioni a livello legatorio, o zone di tarlature estese, sono quasi del tutto assenti. Si contano 300 pagine, e tutto il libro è intero, non vi sono mancanze, in più, è abbellito culturalmente da varie note al testo. Scritto in Italiano volgare, con interazioni in greco o latino, è un piacere potervelo mostrare, sapendo che il campo della Storia Ecclesiatica è florido di appassionati, e campo fertile di storia e teorie avvincenti sullo sviluppo del Cristianesimo primitivo. Vorrei davvero avere secoli di tempo per descrivervi ogni libro che poggia sulle mie mani, ma non avrei poi tempo sufficente, per vagare ancora nei corridoi della Biblioteca di Celso, e potervi mostrare queste meraviglie d'epoca. Vi lascio alle immagini, e alla speranza di poter trovare anche più tempo, per ampliare il discorso della descrizione del tomo, e dei futuri tomi, e anche sperando, di potervi trascinare in qualche commento e scambio di idee a riguardo. Buone Vacanze,e a presto amici.
 

giovedì 16 agosto 2012

L'INCEDERE DELLA LUCE.

Ogni passo svela il mondo, attraverso tenui tagli
nell'aria, come squarci senza tempo, da cui filtra
l'immobile splendore dell'eterno.
E' stato solo per un attimo, un risveglio d'estate, un richiamo da lontano.
L'incedere del giorno, come Aurora dalle rosee dita, porta la luce
dove dorme ancora l'ombra. Smuove i colori, e riempie gli occhi dei viventi.
Niente ha più segreti, tutto sboccia come un trionfo di verità splendenti.

DIATRIBA TEOLOGICA NEL PROSSIMO VOLUME.

Amici delle pagine vetuste, buongiorno. Il lavoro di ricerca e approfondimento sul volume che presto vedrete postato, continua con gaudio e con lento passo. Le vacanze ristorano ancor di più lo spirito di ricerca,e mostrarvi questo volume, superficialmente, non mi sembra molto da Biblioteca di Celso, ecco perchè, più le cose si sanno, più è bello poterle condividere, anche se immagino, che molti di voi, fedeli amanti del tomo d'epoca, siano già esperti pioneri dell'autodidattismo. Le porte della Biblioteca sono sempre spalancate, come una bocca colma di luce, è pronta a inghiottire anche l'ignaro passante. A presto.

domenica 12 agosto 2012

GRANDE VOLUME ANTICO TRUTINA THEOLOGICA

Pochi giorni ancora, e potrò postare un volume degno di questa Biblioteca,e del nome che gli diedi quando decisi di crearla. Un libro che potrebbe essere benissimo esposto in qualche libreria antiquaria, sotto la luce nobile, di faretti gialli, e sotto gli occhi scintillanti di collezionisti e amanti di queste perle. Basta solo attendere...

venerdì 10 agosto 2012

LA CULTURA NON VA IN VACANZA.

Nonostante la rovente estate entri nel culmine, le porte delle Biblioteca restano spalancate per tutti voi avventori, e viaggiatori telematici, amanti dei volumi antichi.Le cadenze dei post forse sono meno serrate, ma il bibliotecario di Celso, vaga e sceglie per voi, i libri più intriganti e colmi di fascino, anche se fuori battono i raggi,e le strade reclamano vita. L'occhio è pigro in questi giorni, ma attento sempre e vigile comunque, a qualche dorso che contenga dei titoli succosi, a qualche volume che conservi in se la bellezza metafisica del tempo. La cultura non va in vacanza, e nulla costa..Leggere ci scalda il cuore, e perdersi nelle righe d'inchiostro, come disse Leopardi, è un dolce naufragare.

venerdì 3 agosto 2012

LIBRO ANTICO DELLA VITA PRIVATA DE ROMANI 1783




Vizi e virtu' degli antichi padroni del mondo, vengono elencati cari amici, in questo delizioso volume d'epoca, che ho estratto da uno degli scaffali della mia Biblioteca. Leggendo pagina dopo pagina, ci si ritrova immersi nelle stade e nella case, domus, della capitale, nelle ore di lavoro, o nell'ozio dei giardini privati. Gli onori degli altari, i canti propiziatorii, in toto, un piccolo capolavoro esegetico storico, di DOMENICO AMATO, giureconsulto di Napoli, che ci avvisa nella prefazione, di aver poi pubblicato dopo molto tempo,e con gran fatica, un commento sul Gabinetto di Cicerone, opera di Filippo Venuti Monsignore. Lo stesso, ci avvisa, che tale appendice, e quindi il piccolo commento, è merce ormai rara, metaforicamente intendendo, la rarità dello scritto da lui ri-pubblicato. Vi sono delle aggiunte cartacee, che solo ora, dopo anni, ho notato. Sono delle striscioline con frammenti di scritte, e sto pazientemente cercando di ricostruirne almeno un nesso logico, ma appare ancora un arduo lavoro. Altra mia piccola osservazione, sta nella descrizione della decadenza dell'Impero Romano. Se Gibbon, il grande autore del Declino e caduta dell'Impero Romano, imputa la causa della disfatta, all'ingresso della religione Romana, nella struttura Politica e nel tessuto urbano, qui, un'altra verità sembra sbocciare tra le gialle carte...L'agio. L'agio dovuto alla ricchezza, alla potenza, alla vanagloria, al lusso, alla perdita di controllo, di una creatura ormai troppo grande da poter controllare. I lavori perdono la loro importanza, l'agricoltura che prima era una nobile occupazione, un riposo bucolico che  esercitavano anche gli ufficilai a riposo, mano a mano, l'importanza della vita quotidiana si sposta sull'apparenza della ricchezza e sulla ricerca della potenza, e dell'orgoglio personale. 224 pagine di puro viaggio a ritroso, abbellito e arricchito culturalmente, da annotazioni estese ed esaurienti. Vi lascio alle immagini del libro...e ai vostri commenti.

martedì 31 luglio 2012

DELLA VITA PRIVATA DE ROMANI VOLUME ANTICO

Carissimi, sapere come gli antichi passassero la giornata, come affrontavano il sorgere di ogni nuovo giorno, conoscere gli usi, il modo di cogitare, insomma la quotidianità dell'antico Romano, è sempre stata una mia grande e insaziabile passione...Fortuna però, che nella mia Biblioteca, ho potuto parzialmente frenare tale irrequietezza letteraria, grazie ad un volume, DELLA VITA PRIVATA DE ROMANI, di Domenico Amato, stampato a Napoli, ANNO DOMINI MDCCLXXXIII. In aggiunta vi è anche riportato: Con una nuova dissertazione di Mons.Filippo Venuti, sopra il Gabinetto di Cicerone.Bene, ma non voglio bruciare le tappe, ergo, le immagini e la disamina del tomo completo, viene rimandata...Alla prossima passeggiata all'interno della Biblioteca di Celso.

domenica 29 luglio 2012

PROSODIA BONONIENSIS REFORMATA 1707




Lettori e non lettori, ma spero e propendo più per i lettori abituali, dopo un lungo peregrinare per le vie della Biblioteca di Celso, accarezzando i dorsi pergamenati dei miei volumi, come se stessi carezzando cime bionde di grano al vento, il mio dito indice, si è fermato su di un testo, che a dire il vero, da molti anni non coglievo, passatemi il termine botanico, dalla mia collezione. Carpita l'occasione, ho deciso di rendegli omaggio, mostrandolo a voi, e parlandone in modo libero , descrivendone la struttura, il suo autore, un Gesuita della seconda metà del 500, Giovanni Battista Riccioli. Per vocazione Astronomo, ma forse più per senso critico verso Galilei, il nostro insegnante di Filosofia e Lettere, scrisse molto di pianeti, moti celesti, caduta di gravi, e provò a fare un ritratto scritturistico del Volto della luna. Così in cielo come in terra, recita la legge di Trismegisto, ma il volume che posseggo, non tratta di orbite celesti, ma bensì di grammatica, poetica, un vero e proprio compendio di esegesi Latina, riguardante versi poetici, metrica, e tutto il mondo o la sfera della saggia dottrina del comporre. Vi sono, sfogliando il tomo, dei capilettera Istoriati, o miniati, ma non sono d'accordo con la seconda definizione, rimanda troppo ai codici Medievali, e la dicitura Istoriati, forse, si addice di più a questo splendido modo, di decorare libri. Di questi tempi l'uomo, ha smarrito il senso e la via della bellezza, tutto appare piatto, omogeneo, una teratologia dell'arte, bisognerebbe comporre, per descrivere ciò che ci circonda.Soltanto due secoli fa, anche nel fare le cose più semplici, vi era comunque l'attenzione per il bello, per l'estetica, ma quest'ultima, aimè, sembra essere perita con l'uomo.Fortuna nostra dunque, sono queste preziose Reliquie del Passato, questi scrigni sacri e preziosi, i volumi antichi. Il tomo è composto di 752 pagine, e sono presenti fisiologici segni del tempo, ma io amo definirli, SIGILLI, firme dei secoli...L'ingiallimento del cartaceo è paragonabile al sorgere delle rughe, immancabili, adoro queste perfette imperfezioni in un volume, e detesto sinceramente, i tomi troppo ben conservati, come se fossero nuovi. Voglio il travaglio dei giorni, il vissuto di un testo, sta nelle sue cicatrici, mi disse un di, un collezionista francese...Mai cosa fu così ben detta. Sono orgoglioso di potervi mostrare il frutto della mia pazienza, e di quella paterna, a cui sono grato, e sapere che qualcuno apprezzerà le immagini che caricherò a breve, mi colma di emozioni, più che di gioia. Come sempre, adesso, mi dileguo,e lascio narrare le immagini, che hanno sempre una parola in più, quando il verbo non giunge a centrare il fremito Platonico. Ma prima, voglio trascrivere il titolo per intero, è un atto dovuto, un inchino al libro, e al suo autore; PROSODIA BONONIENSIS REFORMATA Et ex duobus Tomis in unum ab ipso Auctore redacta.Nec sola rudimenta Prosodia pro Tironibus sed Prosodiam Majorem absolute tamen provectis necessarium continens; Una cum selectis Poetarum  Versibus ad confirmandam  Syllabarum quantitatem , & triplici ut antea Indice Vocabulorum, Praesenti editione iuxta expurgatissimum quod aberi potuit, Exemplar diligentissime, excusa. AUCTORE P.JO.BAPTISTA RICCIOLO SOC. JESU FERRANIENSI, VENETIIS MDCCVII Apud Antoni Bortoli.

venerdì 27 luglio 2012

I FRUTTI DELLA PAZIENZA.

Plauto, elogiava la pazienza, come un grande pregio, e una grande virtu', e non posso certo dargli torto. Con il tempo, con le lunghe camminate, le perigrazioni spirituali, i viaggi metafisici, e i voli della mente, il frutto più raro che nasce da tutto ciò, è la pazienza, del collezionista, e dell'amante dei volumi antichi. In queste ore rimiro alcuni libri davvero interessanti, e la Biblioteca di Celso, ha, come guardiani del suo essere segreto Tempio di riflessione, vari volumi, con i loro dorsi chiari, e le scritte a mano. Vi invito in questi giorni, a restare ben sintonizzati sul blog, avrete delle visioni spettacolari, cibo per l'anima...

mercoledì 25 luglio 2012

NUOVO TESTAMENTO VOLUME ANTICO DEL 1700







Salve a tutti, questa sera si verte sul Sacro, da uno dei miei scaffali o colto un fiore, un bel fiore che ha fragranze spirituali, un messaggio nuovo, appunto il Nuovo Testamento. L'unico neo di questo estetico e affascinante volume, è la mancanza della pagina fronte spizio, ergo, identificarne l'anno esatto di pubblicazione, diviene complesso, quasi arduo, ma nulla esclude, anzi  ne sono certo, che il tomo in questione, appartenga per lo meno, alla seconda metà del secolo XVIII. Contiene alcune   parti del Nuovo testamento, le lettere di San Paolo, con capitoli di approfondimento, Le lettere Cattolichel'Apocalisse di Giovanni, le lettere di Giovanni, La lettera a gli Ebrei, Le Lettere di Pietro, Le lettere di Giuda, e altri capitoli di approfondimento, molto ben curati ed esegeticamente profondi. Il tomo consta di 732 pagine, e il colorito bruno, caramello delle stesse, non puo' che rapire gli spiriti che bramano l'antico. I bordi dell'impaginato, mostrano delle isole d'umido, imbrunitesi con l'andare dei giorni. Il dorso è in perfette condizioni, come d'altronde tutta la copertina e la struttura legatoria.Delle immagini che vi mostero' in foto, sono tratte da alcuni capitoli. La donna vestita di Sole, i simboli degli Evangelisti, La fonte di vita Eterna, affiancata da orientaleggianti palme affilate. Benissimo , le parole ora sembrano occupare troppo spazio...E' ora della visione. A me gli occhi....

lunedì 23 luglio 2012

ANTIQUITATUM ROMANARUM VOLUME ANTICO JOHAN GOTTLIEB HEINECCII 1788

Egregi lettori, bibliofili di prima linea, e divoratori di volumi antichi...sono lieto di presentarvi un tomo di certo spessore esegetico, estetico fascino antico, e profondamente dissertativo...Dalla mia Biblioteca sorge un'opera di JOHAN GOTTLIEB HEINECII JC. 1788, ANTIQUITATUM ROMANORUM JURISPRUDENTIAM ILLUSTRANTIUM SYNTAGMA, VENETII MDCCLXXXVIII, EDITIO CAETERIS ITALICIS. 374 Pagine, copertina in pergamena, naturali fioriture fisiologiche, macchie d'umido, e qualche abrasione del tempo, bel colorito scuro sulle superfici pergamenate. Vi lascio alle immagini del tomo, e per chi volesse tentare di possederlo, be, ecco una buona notizia, è in asta sul mio link ebay, eccolo:
http://www.ebay.it/itm/300746858929?ssPageName=STRK:MESELX:IT&_trksid=p3984.m1555.l2649

domenica 22 luglio 2012

NON MI TRATTENERE. Poesia 2012 Mie composizioni.

NON MI TRATTENERE.

Non mi trattenere ancora.
Lascia che percorra il prato, pregno
dei segreti della notte, che abbondano prima dell'aurora.
Li respiro, insieme alle ultime scie del buio, che tacito
se ne va.

Questa composizione ha pochissimi giorni , come una creatura nuova al mondo , la presento a voi, e spero che possiate essere catapultati in una sfera del tutto nuova e magica, questo è il mio compito, il compito più nobile del poeta.

sabato 21 luglio 2012

VOLUME ANTICO NUOVO TESTAMENTO DEL 1700.

In attesa del diluvio che sta per abbattersi sul mio paese , girovago tranquillamente per gli scaffali della mia Biblioteca , scrutando negli angoli piu' dimenticati , abbracciati dall'ombra , volumi che possano in un certo qual modo , compiacervi , e regalarvi attimi di pura immersione metafisica visiva.
E' una scelta complessa , ma piacevole , mi intriga poter ritrovare alcuni tomi celati dal tempo , certo non nel dimenticatorio , ma volumi che abbiamo in essi quel senso di " assoluto " , di " indeterminato " , che ho tanto decantato in qualche post fa. Forse...forse qualcosa troverò da mostrarvi , già per le mani sfoglio un NUOVO TESTAMENTO DEL 700 , con alcune immagini profonde , profonde spiritualmente, che evocano il senso di ciò che è riportato nelle pagine , i secoli , i millenni del Cristianesimo , le prime comunità , la perseveranza , la fede primigenia , la voglia dell'Apostolato , i viaggi , i tormenti  , la forza della parola...Si...credo proprio che sceglierò questo libro per passare con voi , momenti alti e sublimi.

venerdì 20 luglio 2012

ASPETTANDO...IL CANTORE DI VERSI.

Aspettando qualche nuovo posto riguardante i miei volumi esposti , non vi nascondo la mia nuova vena poetica, che è sbocciata in questi ultimi giorni. Sono alquanto reticente ad esporre i miei versi poetici e le mie ultime composizioni. Si... perchè per chi non lo sapesse, praticamente tutti, sono e mi definisco un poeta, o cantore di versi, amo questa espressione, e forse, si forse, potrei all'interno di questa Biblioteca, darli a voi, o donarli a voi, sperando che qualcuno resti abbagliato, o almeno colpito nell'anima, ma non necessariamente. Vi lascio allora con questo mio breve componimento :

In fine, credetti di scorgere qualcosa nel cielo, una pagliuzza d'astri
che solleticava le mie ciglia assonate.
Poi, guardando il grande carro, e le Pleiadi vicine, come un  grappolo di diamanti,
sorrisi, e mi ricordai della chioma di Berenice.

                                              POESIE 2012.

martedì 17 luglio 2012

IL FREMITO PLATONICO

Come già vi avevo anticipato in un post precedente , l'attrazione o la bellezza che mi incatena in un volume , e di un volume , è una forza incondizionata , primordiale , che trascende tutto , per poi ricadere però nel senso di quel tomo che tanto mi attrae. Questo fremito Platonico , non sceglie in base alla data , o al contenuto , o all'autore...No , egli supera tutte queste cose , va dritto al mistero che si cela dietro una mia determinata scelta. Ho vagato molto per ferie , esposizioni , mercatini , gallerie...Spesso quello che non trovavo in grandi volumi esposti , dietro vetri diafani , o sistemati all'interno di librerie antiquarie nelle vie chiassose della Francia , illuminati sacralmente da faretti diretti verso i frontespizi , l'ho trovato durante una camminata svagata dentro bancarelle sistemate alla meno peggio , battute dal vento , con illuminazioni oscillanti come lucciole , su tavoli o banconi traballanti...Si , li ho trovato volumi che mi hanno chiamato per nome , li ho presi sfogliati , e non vedevo ne mi curavo di chi poi l'avesse scritto , se del 700 o del 600 o dell' ottocento...no tutto questo era già sfumato...Io mi innamoro dell'incomprensibile stupore della mia anima , d'innanzi a biografie reali , o incisioni di uomini del tempo dei lumi , frontespizi tempestati da floreali ingarbugliati , firme di lapsis , macchie d'inchiostro nere come l'abisso , che sembrano fiori ignoti spuntati dalla carta ingiallita.Il mio Fremito non ha una logica , scevro di parametri e quant'altro. Per me un trattato di Metafisica del 500 , vale quanto un Rousseau del 700 , o una dissertazione sulla caduta dell'Impero Romano del 600. Nessun obiettivo preciso , nessuna classifica , solo quel richiamo , quell'atto di essere rapiti nello sfoglio , e solo dopo ,a casa , in poltrona , o anche passati giorni interi , mi rendo conto ,realizzo quello che ho voluto tanto possedere. Certo , i libri , i trattati hanno tutti un padre , sono frutto dell'uomo , ma poi il tempo compie il suo sortilegio , lo spirito va per conto suo ,si libra , si beffa di noi , delle certezze e delle classificazioni , e prende e si nutre, dell'ambrosia dei secoli ,e dello slancio improvviso del cuore. Questo è per me , collezionare , questa è la mia Biblioteca di Celso , un luogo di fremiti , di camminamenti sognanti , e Pindariche visioni , ed evoluzioni. Questo è il mio parametro , il non averne.

sabato 14 luglio 2012

OVIDIO SETTECENTINA LE METAMORFOSI TOMO II

La calura estiva cresce , e con essa anche il mio blog , che sta per avere in se , o meglio dentro di se , un altro volume , che andrà così ad affiancare il primo già presentato , la seicentina dell'Apuleio. Benissimo , basta preamboli mielosi e tortuosi. Dalla biblioteca reale , a quella virtuale , la mia mano ha scelto , e ha preso dallo scaffale un tomo di Ovidio , LE METAMORFOSI , un vero e proprio capolavoro letterario classico , e ne vado molto fiero. Analizziamo allora questo bel tometto dell'epoca dei lumi. Stampato  a Parigi , Chez Barbou Freres , rue des Mathurins , Anno quarto della Repubblica Francese, contiene la parte seconda delle Metamorfosi del grandissimo poeta Latino. Il tomo raccoglie i libro dal IX al XV , e sarebbe davvero stupendo se potessi soffermarmi su ogni dettaglio dell'opera , d'altronde Ovidio non può che ispirare arie classiche , e viaggi onirici , dentro la mitologia greco-romana , ma nella biblioteca di cleso è bello anche passeggiare per i corridoi pregni della fragranza antica...174 pagine , una conservazione davvero perfetta. Non ci sono segni o danni evidenti , anzi vi è una firma manoscritta proprio all'ultima pagina.Sono queste le cose che mi trascinano fuori dal mondo e dal tempo in cui vivo , e mi proiettano nel profondo dei secoli passati. Il settecento in particolare crea nel mio essere un'atmosfera antica , d'epoca , soffusa, dolce , difficile da scrivere e descrivere...Non vi lascio le immagini subito , ma lascio maturare in voi l'imago , il pensiero di come potrebbe essere questo volume...I frutti li raccoglieremo più in la. A dopo dunque , con le foto.

APULEIO...DAL MULTIFORME INGEGNO.


Benissimo cari lettori, ebbene , finalmente posso mostrarvi le immagini della seicentina Chez Barthelemy Gerin , datata 1698 , Apuleio DE DEO SOCRATIS. Autore geniale , filosofo , qualcuno lo defini' anche mago , pratico di conoscenze esoteriche del suo tempo , fu anche citato in giudizio per una vicenda oscura , la morte di una vedova da lui presa in moglie , dissero che con i suoi incantesimi , mandò a miglior vita la donna , ma nel processo riuscì parzialmente a scagionarsi , anche se nel romanzo L'ASINO D'ORO , capolavoro assoluto , e pietra miliare dei romanzi primi del genere , le arti magiche la fanno da padrona , e qualche idea sorge , sul fatto che questo grande Latino , ma di origini Africane , l'attrazione per l'occulto era di certo nelle sue vene. Il tomo che state per osservare possiede una copertina in cuoio , e un'ottima legatura , le condizioni sono superbe , davvero eccellenti...220 pagine di pura trattatello spirituale , o spiritico? Lascio a voi la sentenza , e il piacere di tale rarità...Godetevelo mi raccomando..e diventate lettori fissi , ne vedrete delle belle...Approposito , è giusto naturalmente annotare almeno il titolo dell'opera esposta nel frontespizio : APULEE DE L'ESPRIT FAMILIER DE SOCRATE Traduction Nouvelle Avec de Remarques A PARIS Chez Barthelemy Girin , a l'entree du Quay des Augustyn , du cote du pont , Saint Michel, a la Prudence. MDCXCVIII.

mercoledì 11 luglio 2012

SULLO SCAFFALE IN PENOMBRA.

Amo osservare al mattino la mia biblioteca , quando qualche timido raggio raggiunge i dorsi dei volumi ,  e tutto s'indora di tenue bagliore. Un lume delicato , irradia e si spande , e le trame della rete che separa i libri , dalla mia mano , è una dolce barriera di trame. Tutto è poesia , quando si hanno dei volumi d'epoca sistemati dentro un'antica libreria. Questo è quello che vedo ogni mattina , anche oggi , per prendere la seicentina , fargli le foto , e poi mostrarla a tutti voi , come un trionfo d'antico , una parata festosa di secoli andati , lontani , ma vivi. Ancora un po' d'attesa , il tempo di immortalare il tomo , e poi mostrarlo...Attendete , sarete ripagati.....

martedì 10 luglio 2012

APULEIO , SOCRATE , E UNA SEICENTINA.

Mi scuso per il ritatrdo , ma gli impegni lavorativi mi incatenano , e non mi lasciano mostrare le immagini del volume che diede inizio alla mia collezione ,  o meglio , il tomo che stregò gli occhi di mio padre, in quella fruttuosa passeggiata a S.Sulplice. Vedrò di postare le foto a pranzo , o in serata , ma di certo lo farò in giornata , state tranquilli...Ergo...Apuleio , Socrate , e una bella seicentina , con copertina in cuoio...State in linea...

IL PERCHE' DI QUESTO BLOG.

Carissimi amici, questo blog, che prende il nome da una delle bibliotece di Efeso, un ameraviglia  agli occhi, un monumento sensazionale nell'attuale Turchia, vuole essere uno spazio ri-creativo, e creativo per gli spiriti , o le anime , scegliete voi , attratte o attratti , dalla bellezza , dal richiamo , dalla potenza maieutica del LIBRO ANTICO, generalmente parlando , anche se per me, parametro mio personale , ma discutibile , il fascino dell'antico in un volume ,comincia a sorgere dal 1799 in giù...eh si , pongo un secolo preciso , e questo solo il mio cuore o la mia anima sognante , lo sanno.Dal 1700 in poi , il volume per me diviene un canto di sirena , un soave lido in cui perdermi. La mia personale teoria dell'innamoramento Bibliofilo , verrà esposta più avanti , e avrete modo di conoscermi meglio , e di vedere  i miei pezzi...Per ora...Silentium.

lunedì 9 luglio 2012

L'INIZIO DELLA COLLEZIONE

Potrei cominciare con il solito: TUTTO EBBE INIZIO...ma non amo gli stereotipi, quindi vorrei raccontare la storia della collezione di famiglia da un punto di vista, mobile , attivo , come se noi stessi , fossimo tutti catapultati a Parigi , alla fine degli anni 60....
Un giovane Italiano vaga spensierato per le vie affollate che circondano il quartiere di S.Sulpice , dove bancarelle , antiquari ambulanti , venditori improvvisati , si accalcano d'innanzi l'ingresso della chiesa. Fuggito dagli obblighi lavorativi della sua permanenza Francese, questo giovinotto gironzola compiaciuto per gli allestimenti del mercato...Non parla molto , ma osserva tanto...Vede un signore attempato , barba folta , candida , pipa alla mano , getta nubi azzurrognole al cielo terso della domenica Parigina...be , quell'uomo è mio padre , che a breve sarà folgorato da una visione. Si avvicina man mano alla piccola biblioteca ambulante del barbuto soggetto , si perchè egli vende prettamente livres anciens , tutti messi di taglio su piccole mensole di legno tarlate, qualcuno aperto su di un tavolino di emergenza , qualche altro esposto dentro un'opaca vetrinetta fine ottocento , ma molto mal ridotta. Entrato dunque nel campo minato , un bel campo però colmo di fiori cartacei , ecco che l'occhio viene rapito , un attimo, uno sguardo...L'ESPRIT DE SOCRATE APULEE...un titolo, chiaro come il sole , forte e possente , una scritta nera , un manifesto improvviso...Era un tomo aperto , tenuto da due pezzi di legno appggiati , per farlo restare divaricato il più possibile. Il giovane si avvicina , quasi revenziale è il suo avvicinarsi , il vecchio non dice nulla, lo accompagna con lo sguardo , in silenzio. Poi finalmente , la cosa si focalizza, la mente mantiene il suo chiarore , torna al suo stato di osservatrice , e comanda gli occchi , devono leggere la data dell'edizione , e si ricomincia da capo , ma questa volta ben scandito : APULEE DE L'ESPRIT FAMILIER DE SOCRATE TRADUCTION NOUVELLE Chez BARTHELEMY GIRIN...MDCXCVIII... Una seicentina...pensa tra se... l'argomento poi...che meraviglia...e l'autore...Apuleio , il primo romanziere Latino...la copertina in cuoio , ha quel bruno marrone del tempo...una meraviglia , non resiste , e con gesti buffi e pacchiani , vuole far capire se lo può prendere e vedere meglio...Il buon vecchietto annuisce , econ un gesto della mano dice Platonicamente: "Prego faccia pure...". Benissimo , da quel momento , cominciò la passione che nel tempo ha ampliato la libreria della mia famiglia , e la fame di sapere di mio padre. Da quel giorno l'amore per i testi d'epoca s'impossessò del nostro cuore e della nostra mente , ma non è un amore cieco , anzi , al contrario , ci vede benissimo , vuole solo quello che vede , e poi brama , non vuole possedere incondizionatamente. Dopo 40 anni , quel testo è ancora qui , lo riguardo , lo rileggo , anche se è in Francese e Latino , e godo della sua presenza. Più tardi , inserirò alcune foto , delle immagini per coloro amano quello di cui ho scritto , così da vedere , da poter comunque usufruire del gaudio , che i tomi trasmettono , certo , non tutti forse , ma il bello è questo , è come vagare nell'antica Biblioteca di Celso , a Efeso...e perdersi nei meandri del tempo.

LA MEMORIA DI CARTA

Salve a tutti.
L'incipit di questo blog, è solo il fascino dei volumi antichi, delle loro meraviglie, dei tesori che custodiscono, delle voci delle metropoli antiche, la cultura, le lingue, e la conoscenza. Questo blog vuole essere un modo nuovo, per presentarvi alcuni tomi della mia collezione, per vederli con voi, commentarli con voi, ed avere le stesse sensazioni alte e auree, che essi trasmettono. Presentero' quando ne avrò l'occasione, alcuni libri della mia ampia Biblioteca personale, frutto di anni di raccolta e passione....a presto...